Ci sono apparecchi ed elettrodomestici imprescindibili, quando si ristruttura una casa o un locale. Uno di questi è la caldaia e il relativo impianto di riscaldamento, necessario sia per far funzionare i caloriferi, che per la fornitura di acqua calda a uso sanitario.

Quindi la domanda è: dove posizionarla? La tentazione è trovare uno spazio nascosto, soprattutto per una questione estetica, ma anche di ingombro. Se non si può ripiegare sull’esterno, sfruttando terrazzi o balconi, spesso si finisce per scegliere la cucina.

Oppure, il bagno. In effetti, non solo qui la caldaia non si scontra con elementi di arredo come quelli che possono esserci in soggiorno, ma è anche nel locale che più richiede l’uso di acqua calda.

Puoi chiedere consigli personalizzati e informazioni a una ditta specializzata, per esempio chiedendo un sopralluogo a un servizio di assistenza caldaie Ariston Roma.

Protezione per la caldaia

La prima cosa da prevedere un mobile copri caldaia, che deve essere aperto in alto per garantire il giusto ricambio d’aria. Questo garantisce anche il corretto funzionamento della caldaia stessa, oltre a limitare di molto i problemi di tipo estetico.

Quindi al momento della progettazione tenete conto dei volumi misurando anche il mobile di copertura.

La normativa in merito

Dal 2018, sono uscite di produzione le caldaie chiamate a camera aperta. I nuovi impianti funzionano tutti con caldaie a condensazione. Questo tipo di apparecchio preleva l’aria dall’esterno, e non dall’interno del locale in cui è installato.

Teoricamente, quindi, possono essere messi in qualsiasi stanza. In realtà, però, la legge non è così permissiva; bisogna infatti verificare la normativa del territorio di competenza sul posizionamento delle tubature.

Bagno senza finestre

Se avete un bagno cieco, l’installazione è  possibile solo in seguito alla creazione di un sistema di aerazione, progettato da un esperto di termotecnica.

Camera da letto

Qui non  c’è eccezione: non è mai possibile installare una caldaia in camera da letto, e nemmeno negli spazi in comunicazione diretta. E’ da escludere quindi anche il corridoio o il disimpegno della zona notte d casa vostra.

Di Editore